Calcio
«Fortis Trani, niente piagnistei per i prossimi due mesi»
Parla Vito Morisco, il traghettatore indicato da Flora
Trani - venerdì 1 ottobre 2010
«Al presidente non si può rimproverare nulla. Capisco il suo sfogo e condivido la sua decisione. Adesso il quadro si complica, ma è nostro compito cercare di arrivare fino alla fine». Vito Morisco, da meno di ventiquattrore è diventato il perno su cui si poggia la Fortis. Da direttore sportivo a direttore generale con pieni poteri fino a dicembre. «Mi sento più un ministro senza portafoglio» dice a mò di battuta.
Da ridere però non c'è un bel nulla e Morisco ha già stabilito le prime mosse: «Nello spogliatoio serpeggia del malumore, è inevitabile che sia così dopo eventi di questa portata. Flora ha comunque garantito il pagamento delle prossime due mensilità. Ai calciatori non sarà concesso di affrontare le prossime partite con leggerezza o con la testa altrove. Fino a fine novembre non voglio sentire piagnistei. Ci si allena e si va in campo per onorare la maglia e vincere».
E dopo? «Aspettiamo gli eventi. Da parte mia sto cercando qualche imprenditore che possa permetterci di arrivare fino al termine della stagione. Sarebbe un peccato gettare a mare quanto di buono è stato fatto l'anno scorso. Probabilmente i programmi cambieranno, è facile che molti giocatori possano andar via con la riapertura del mercato, ma non me la sento di perdere così una serie D conquistata con tanto sacrificio. A maggior ragione, in questi due mesi dovremo cercare di fare più punti possibili, sperando che la città ritrovi l'amore per il calcio e che qualcuno si affaccia alla nostra porta».
Da ridere però non c'è un bel nulla e Morisco ha già stabilito le prime mosse: «Nello spogliatoio serpeggia del malumore, è inevitabile che sia così dopo eventi di questa portata. Flora ha comunque garantito il pagamento delle prossime due mensilità. Ai calciatori non sarà concesso di affrontare le prossime partite con leggerezza o con la testa altrove. Fino a fine novembre non voglio sentire piagnistei. Ci si allena e si va in campo per onorare la maglia e vincere».
E dopo? «Aspettiamo gli eventi. Da parte mia sto cercando qualche imprenditore che possa permetterci di arrivare fino al termine della stagione. Sarebbe un peccato gettare a mare quanto di buono è stato fatto l'anno scorso. Probabilmente i programmi cambieranno, è facile che molti giocatori possano andar via con la riapertura del mercato, ma non me la sento di perdere così una serie D conquistata con tanto sacrificio. A maggior ragione, in questi due mesi dovremo cercare di fare più punti possibili, sperando che la città ritrovi l'amore per il calcio e che qualcuno si affaccia alla nostra porta».