Calcio
Fortis Trani, spunta una nuova pista societaria
I tifosi ci credono poco: «Meglio fallire che andare avanti così»
Trani - lunedì 3 giugno 2013
17.53
Spunta una pista nuova per il futuro della Fortis. Alcune persone di Trani avrebbero avviato una trattativa con un imprenditore barese per verificare se vi siano i presupposti per costituire un nuovo sodalizio che possa evitare il fallimento della società. La trattativa è in fase decisamente embrionale, si tratta di semplici contatti telefonici ma che potrebbero portare presto a degli sviluppi. Ovviamente bisognerà fare i conti con la querelle in atto tra Andrea Pecorelli e Paolo Abruzzese che si contendono a distanza il pallino del gioco.
In tutto questo, i tifosi del Trani attendono novità ma senza farsi illusioni. Ascoltandoli, emerge una presa di posizione netta: «O cambiano gli interpreti o è meglio fallire». Sebastiano Lorusso, leader degli Irascibili, non bada ai giri di parole: «Dopo tutto quello che abbiamo vissuto quest'anno non abbiamo alcuna intenzione di prestarci ulteriormente a giochi societari ambigui. Ancora oggi non sappiamo di chi è la società, chi ne è responsabile. Siamo stufi: o si fa realmente piazza pulita del passato oppure è meglio che la società fallisca».
Stesse considerazioni arrivano da Gaetano Losito, rappresentante del Trani 1929: «Basta con le prese in giro. Vogliamo alla guida del Trani persone serie. Diciamo no anche a burattini e prestanome. Se c'è qualche imprenditore che ha realmente a cuore le sorti del Trani sarà il benvenuto. Ma dovrà essere chiaro con la città ed autosufficiente nella gestione della società di calcio. Non ci spaventerebbe neanche l'ipotesi di ripartire dal basso, purché la gente che finora ha gestito la società sparisca dalla circolazione». Una critica è stata sollevata anche nei confronti dell'amministrazione: «I nostri politici non hanno neanche provato a capire come stanno le cose. Il disinteresse mostrato è un fatto gravissimo».
In tutto questo, i tifosi del Trani attendono novità ma senza farsi illusioni. Ascoltandoli, emerge una presa di posizione netta: «O cambiano gli interpreti o è meglio fallire». Sebastiano Lorusso, leader degli Irascibili, non bada ai giri di parole: «Dopo tutto quello che abbiamo vissuto quest'anno non abbiamo alcuna intenzione di prestarci ulteriormente a giochi societari ambigui. Ancora oggi non sappiamo di chi è la società, chi ne è responsabile. Siamo stufi: o si fa realmente piazza pulita del passato oppure è meglio che la società fallisca».
Stesse considerazioni arrivano da Gaetano Losito, rappresentante del Trani 1929: «Basta con le prese in giro. Vogliamo alla guida del Trani persone serie. Diciamo no anche a burattini e prestanome. Se c'è qualche imprenditore che ha realmente a cuore le sorti del Trani sarà il benvenuto. Ma dovrà essere chiaro con la città ed autosufficiente nella gestione della società di calcio. Non ci spaventerebbe neanche l'ipotesi di ripartire dal basso, purché la gente che finora ha gestito la società sparisca dalla circolazione». Una critica è stata sollevata anche nei confronti dell'amministrazione: «I nostri politici non hanno neanche provato a capire come stanno le cose. Il disinteresse mostrato è un fatto gravissimo».