Calcio
Fortis Trani, via Prisciandaro e Battaglia
Problemi in attacco ad una settimana dal via della stagione
Trani - lunedì 25 agosto 2008
Quello tra la Fortis Trani e Gioacchino Prisciandaro può rientrare, di diritto, tra i matrimoni più fugaci della storia del calcio. Da Natale a Santo Stefano, anzi, da San Giovanni (fine giugno) a San Lorenzo (metà agosto), senza che la punta barese abbia avuto la possibilità di giocare un solo minuto in una gara ufficiale.
Prisciandaro fa i bagagli e va via da Trani, ed in bella compagnia. Stessa sorte, con analoga tempistica, è toccata all'altra ipotetica bocca di fuoco dell'attacco tranese, quel Lorenzo Battaglia che divide con Prisciandaro un passato glorioso ed una mestissima attualità. Anche all'attaccante salentino è stato dato il benservito in settimana.
E così l'allenatore, Vito Fanelli, si ritrova senza i due attaccanti più rappresentativi a sette giorni dal via ufficiale della stagione. Cosa sia successo nello spogliatoio tranese è difficile da sapere ma è molto facile da intuire. Caratteri particolari, quelli di Prisciandaro e Battaglia, entrati in rotta di collisione con il presidente Abruzzese dopo neanche due mesi di soggiorno a Trani. E Abruzzese, sanguigno come sempre, non ci ha pensato su due volte, mettendo alla porta entrambi all'ennesimo mugugno.
Su Battaglia, Abruzzese ha tagliato corto: «E' una scelta tecnica» si è limitato a dire, dedicando qualche parola in più a Prisciandaro, il primo giocatore presentato quest'estate ed anche per questo la delusione più grande da digerire: «Prisciandaro crede di essere un professionista e magari lo sarà anche, ma noi siamo una squadra di Promozione. Non fa per noi». Musica e testo presidenziali, messaggio da filtrare ma che spiega la distanza siderale fra i due.
Fanelli, a malincuore, ha sposato la decisione del presidente. Su Prisciandaro e Battaglia aveva scommesso in prima persona, forte anche del rapporto extra calcistico che lo legava ad entrambi, in particolare a Prisciandaro. Adesso invece si ritrova ad incassare la prima sconfitta personale con un mosaico nuovamente da comporre in attacco. Vatti a fidare degli amici.
Prisciandaro fa i bagagli e va via da Trani, ed in bella compagnia. Stessa sorte, con analoga tempistica, è toccata all'altra ipotetica bocca di fuoco dell'attacco tranese, quel Lorenzo Battaglia che divide con Prisciandaro un passato glorioso ed una mestissima attualità. Anche all'attaccante salentino è stato dato il benservito in settimana.
E così l'allenatore, Vito Fanelli, si ritrova senza i due attaccanti più rappresentativi a sette giorni dal via ufficiale della stagione. Cosa sia successo nello spogliatoio tranese è difficile da sapere ma è molto facile da intuire. Caratteri particolari, quelli di Prisciandaro e Battaglia, entrati in rotta di collisione con il presidente Abruzzese dopo neanche due mesi di soggiorno a Trani. E Abruzzese, sanguigno come sempre, non ci ha pensato su due volte, mettendo alla porta entrambi all'ennesimo mugugno.
Su Battaglia, Abruzzese ha tagliato corto: «E' una scelta tecnica» si è limitato a dire, dedicando qualche parola in più a Prisciandaro, il primo giocatore presentato quest'estate ed anche per questo la delusione più grande da digerire: «Prisciandaro crede di essere un professionista e magari lo sarà anche, ma noi siamo una squadra di Promozione. Non fa per noi». Musica e testo presidenziali, messaggio da filtrare ma che spiega la distanza siderale fra i due.
Fanelli, a malincuore, ha sposato la decisione del presidente. Su Prisciandaro e Battaglia aveva scommesso in prima persona, forte anche del rapporto extra calcistico che lo legava ad entrambi, in particolare a Prisciandaro. Adesso invece si ritrova ad incassare la prima sconfitta personale con un mosaico nuovamente da comporre in attacco. Vatti a fidare degli amici.