Calcio
Fortitudo Trani - Juve Trani 62 - 98
Al PalaAssi il derby di basket
Trani - domenica 25 ottobre 2009
Mancano pochi secondi alla palla a due. I giocatori sono in campo, mettono la maglia nei pantaloncini, tirano gli ultimi respiri prima di tuffarsi nell'apnea della partita. Poi d'un tratto il tempo si ferma. Alle loro spalle le gradinate non ci sono più. Al loro posto appare un lenzuolo gigantesco, bianco e nero. Roberto, Mimmo, Damian, Pasquale e Federico sono quasi increduli. Per attimi immisurabili; istanti per qualcuno, secoli per altri; i loro movimenti appaiono strani, quasi shockati. Ma le lancette riprendono la loro implacabile corsa. E qualcosa è cambiato. Quei cinque ragazzi non sono più degli atleti. Sono dei guerrieri. Combattenti di un regno la cui bandiera sventola alle loro spalle. E allora la battaglia può iniziare. La torre Mallon apre le danze, l'arciere Paulig comincia a scoccare le sue frecce dai 6.25, i samurai Cancellieri e Traversa tagliano la difesa avversaria a più non posso e anche l'eroe dei nemici, Rodriguez, è messo alle strette dal gladiatore Scoccimarro. Alla prima tregua lo scenario (per la Trani bianco-azzurra) è agghiacciante. I 24 punti di svantaggio sono una sentenza, e portano insieme la consapevolezza che non è ancora finita. Coach Gadaleta continua imperterrito a comandare la carica e così anche i cambi non deludono, in particolare evidenza Perrucci sul versante offensivo e Pretto su quello difensivo. Però sta tutto lì, in quel drappo lucido che simboleggia l'impegno e la dedizione di tutto il mondo Juve Trani. Il divario continua ad aumentare, "Cancio" sembra un certo tizio con la maglia gialla e il 32 viola sulla schiena e ne ha per tutti, prima arma la mano mortifera delle sue guardie, poi dà la palla in pasto a capitan Scoccimarro che per questa sera ha deciso di insegnare basket a tutti i presenti, infine si diverte anche lui con tiri, penetrazioni e compagnia bella. Neanche la terza ripresa fornisce un po' di ossigeno ai fortitudini, che anzi devono far fronte alle sfuriate di Perrucci, troppo veloce forse per gli esterni avversari. Prima dell'ultimo quarto, purtroppo, il clima si surriscalda e la capolista deve far fronte a qualche slealtà (Mallon "plana" su una sgambettata del connazionale avversario e Pretto non se la passa meglio alle prese con i gomiti del suddetto), forse anche in virtù dei 44 punti di passivo che si raggiungono e che necessitano di surriscaldare gli animi pena criogenesi delle "aquile". Ma non c'è niente da fare, il team del presidente Corallo è completamente inarrestabile. Lupone si fa in quattro (come il suo score personale) per la causa e addirittura l'esordiente Membola rinuncia al tiro da posizione favorevole per consentire un facile lay-up al compagno (Sfregola, ndr). E' innegabile, in questa squadra c'è qualcosa di speC1ale. Si scrive così vero?
Parziali: 13-37; 13-20; 20-31; 16-10.
JuveTrani: Cancellieri* 16; Traversa* 14; Membola; Perrucci 11; Paulig* 28; Lupone 4; Pretto 1; Scoccimarro* 12; Sfregola 2; Mallon* 10. All.re: Gadaleta Fortitudo Trani: Procacci* 2; Pecorella*; Piazzolla 8; Avallone 5; Rodriguez* 27; Barbera; Allegretti* 8; Amoruso R. 6; Di Perna* 2; Todisco 4. All.re: Amoruso D.
Parziali: 13-37; 13-20; 20-31; 16-10.
JuveTrani: Cancellieri* 16; Traversa* 14; Membola; Perrucci 11; Paulig* 28; Lupone 4; Pretto 1; Scoccimarro* 12; Sfregola 2; Mallon* 10. All.re: Gadaleta Fortitudo Trani: Procacci* 2; Pecorella*; Piazzolla 8; Avallone 5; Rodriguez* 27; Barbera; Allegretti* 8; Amoruso R. 6; Di Perna* 2; Todisco 4. All.re: Amoruso D.