Il Trani deve avere il mio carattere: pimpante ed aggressivo

Paolo Abruzzese debutta come presidente della Fortis Trani. Alla sua prima uscita ufficiale mostra di non aver perso lo smalto dei bei tempi: «Il Trani sarà pimpante ed aggressivo, come me». Ai tifosi lancia un segnale: «Non ho pregiudizi nei loro confronti, spero sia lo stesso a parti invertite. Sono convinto che verranno allo stadio, chi ama il Trani non può fuggire».

Non fuggirà neanche Alberto Altieri che ad Abruzzese ha ceduto il testimone. «Sono felice per la conclusione di questa trattativa – dice Altieri – ma adesso dobbiamo lavorare affinché Abruzzese non sia lasciato da solo. Il Trani è il patrimonio di un'intera città, ragion per cui dobbiamo impegnarci per costruire intorno al nuovo presidente un gruppo che possa supportarlo. Sono convinto che si possa costruire una base solida per raggiungere importanti traguardi». Abruzzese è in sintonia: «Mi piacerebbe che intorno al nuovo Trani continuino ad esserci quelle persone che negli ultimi due anni si sono prodigate per garantirne la sopravvivenza. Da parte mia c'è la volontà di coinvolgerli, ne parleremo a cena. Ho prenotato».

Nel corso della conferenza stampa, Abruzzese delinea le mosse per la prossima stagione: «L'allenatore? Devo parlare con Pettinicchio, è il minimo che si possa fare dopo due anni così. La squadra sarà composta da pochi grandi e tanti ragazzi agguerriti. A Trani verrà solo chi ha voglia di emergere e di combattere sul campo. Per arrivare fino in fondo serviranno 400mila euro, non è una cifra impossibile. I soldi non sono tutto, nel calcio bisogna saper scegliere».