Calcio
La Fortis Trani si gode il primato
Flora: «Battuta la squadra più forte del torneo»
Trani - lunedì 30 novembre 2009
Lo sciarpone biancazzurro appoggiato sul cappotto, l'immancabile sigaro fra le dita della mano ed un volto tiratissimo. Il presidente del Trani, Ninni Flora, a fine gara, si gode il primato in classifica. La quinta vittoria consecutiva del Trani suggella il sorpasso al Nardò. Due a uno nello scontro diretto (foto di Luciano Zitoli), tremila spettatori in festa sugli spalti: la rimonta è servita. «Sono stanco come se avessi giocato» dice il presidente. «Il Nardò è una grande squadra, la più forte del campionato. Se il primo tempo fosse finito con i nostri avversari in vantaggio, nessuno avrebbe avuto da ridir nulla. Per fortuna i salentini non hanno retto quei ritmi forsennati per tutta la gara. Dal canto nostro, abbiamo avuto la forza di riorganizzarci e di vincere la partita, anche se incerottati, grazie ad una grande prova del gruppo. I campionati, d'altronde, si vincono così». Flora esalta la prestazione di alcuni giocatori (Perina, Pisani e Millan) e tira le orecchie a Genco e Piscopo: («Sono mancati completamente»). Il Trani ora è primo e dicembre è alle porte. Alla solita domanda sul mercato, il presidente glissa: «Sapete come la penso ma sapete anche che stiamo seguendo alcuni calciatori. La fretta fa i figli ciechi. Valuteremo con attenzione nei prossimi giorni. Se faremo qualche operazione sarà solo per rinforzare la squadra, fermo restando che vorrei arrivare fino alla fine con questi giocatori».
Pettinicchio riconosce che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto: «Abbiamo vinto contro un avversario fortissimo. Godiamoci il primato anche se, essere primi, oggi, non vuol dir nulla. Siamo partiti benissimo, trovando subito il gol con Pisani. La squadra che ho schierato in avvio era molto sbilanciata ed il Nardò, subita la rete, ha preso il sopravvento. Nella ripresa, con i cambi, abbiamo ritrovato equilibrio ed il gol da tre punti». Le sostituzioni sono state indovinatissime: «Un allenatore deve saper leggere la partita, è il nostro mestiere. Piscopo e Genco non hanno giocato benissimo, Vittorio e Montecasino hanno dato un importante apporto sia per l'equilibrio tattico della squadra che per l'esperienza. Il fatto che il gol vittoria sia stato realizzato da un giocatore entrato dalla panchina mi fa piacere, vuol dire che abbiamo delle frecce importanti nel nostro arco».L'uomo partita è Vito Montecasino. Un mese fuori per via di uno stiramento. Oggi il rientro ed il gol da tre punti. «Devo pagare una cena a Millan per l'assist che mi ha fatto» dice ridendo. Montecasino va di fretta, eviterebbe il cronista, ma la copertina di Trani-Nardò è tutta per lui: «Se mi avessero detto che avrei deciso al rientro una partita come questa non ci avrei mai creduto. Sono al settimo cielo, dedico questa vittoria a tutto l'ambiente ed ai nostri eccezionali tifosi. Adesso siamo la capolista dell'Eccellenza, dobbiamo tenere i piedi per terra sapendo che il difficile comincia da domenica prossima, a Maglie, dove mancheranno per squalifica sia Rizzi che Pisani».
Sulla vittoria del Trani ci sono le mani di Perina. Il portiere (classe '92) è stato assolutamente decisivo con tre interventi capolavoro. «Ho sempre creduto in questa vittoria – dice l'estremo difensore andriese – e sono felice di essere stato decisivo con le mie parate. Abbiamo scritto una pagina importante del nostro campionato. Dalla prossima gara, aumenteranno le responsabilità ma la cosa non ci spaventa affatto».
In casa Nardò tanti rimpianti per il risultato finale. L'ex del Trani, Marini (in posa con Tommaso Giannico nella foto scattata da Traniweb a fine gara) si morde le mani: «Anche il pareggio ci sarebbe stato stretto. Purtroppo abbiamo pagato due ingenuità ed il Trani ha vinto. Impressionante il colpo d'occhio del Comunale: quando giocavo io a Trani sugli spalti c'erano poche centinaia di tifosi. Un pubblico così è l'arma in più della mia ex squadra».
Pettinicchio riconosce che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto: «Abbiamo vinto contro un avversario fortissimo. Godiamoci il primato anche se, essere primi, oggi, non vuol dir nulla. Siamo partiti benissimo, trovando subito il gol con Pisani. La squadra che ho schierato in avvio era molto sbilanciata ed il Nardò, subita la rete, ha preso il sopravvento. Nella ripresa, con i cambi, abbiamo ritrovato equilibrio ed il gol da tre punti». Le sostituzioni sono state indovinatissime: «Un allenatore deve saper leggere la partita, è il nostro mestiere. Piscopo e Genco non hanno giocato benissimo, Vittorio e Montecasino hanno dato un importante apporto sia per l'equilibrio tattico della squadra che per l'esperienza. Il fatto che il gol vittoria sia stato realizzato da un giocatore entrato dalla panchina mi fa piacere, vuol dire che abbiamo delle frecce importanti nel nostro arco».L'uomo partita è Vito Montecasino. Un mese fuori per via di uno stiramento. Oggi il rientro ed il gol da tre punti. «Devo pagare una cena a Millan per l'assist che mi ha fatto» dice ridendo. Montecasino va di fretta, eviterebbe il cronista, ma la copertina di Trani-Nardò è tutta per lui: «Se mi avessero detto che avrei deciso al rientro una partita come questa non ci avrei mai creduto. Sono al settimo cielo, dedico questa vittoria a tutto l'ambiente ed ai nostri eccezionali tifosi. Adesso siamo la capolista dell'Eccellenza, dobbiamo tenere i piedi per terra sapendo che il difficile comincia da domenica prossima, a Maglie, dove mancheranno per squalifica sia Rizzi che Pisani».
Sulla vittoria del Trani ci sono le mani di Perina. Il portiere (classe '92) è stato assolutamente decisivo con tre interventi capolavoro. «Ho sempre creduto in questa vittoria – dice l'estremo difensore andriese – e sono felice di essere stato decisivo con le mie parate. Abbiamo scritto una pagina importante del nostro campionato. Dalla prossima gara, aumenteranno le responsabilità ma la cosa non ci spaventa affatto».
In casa Nardò tanti rimpianti per il risultato finale. L'ex del Trani, Marini (in posa con Tommaso Giannico nella foto scattata da Traniweb a fine gara) si morde le mani: «Anche il pareggio ci sarebbe stato stretto. Purtroppo abbiamo pagato due ingenuità ed il Trani ha vinto. Impressionante il colpo d'occhio del Comunale: quando giocavo io a Trani sugli spalti c'erano poche centinaia di tifosi. Un pubblico così è l'arma in più della mia ex squadra».