Calcio
«Oggi abbiamo detto addio alla serie D»
Fortis, dopo il disastro parla Pecorelli
Trani - domenica 17 marzo 2013
18.29
«Oggi abbiamo detto addio alla serie D. Inutile girarci attorno». Andrea Pecorelli certifica la fine delle speranze del Trani. Lo 0-2 col Campania rappresenta una resa sotto tutti i punti di vista.
A fine gara i tifosi hanno richiamato i giocatori sotto la gradinata per sfogare rabbia e delusione. «Lasciate la maglia nello spogliatoio e andate via, basta» hanno ringhiato a quei pochi calciatori che hanno avuto il coraggio di avvicinarsi. Pecorelli commenta l'accaduto: «Se sono dalla parte dei tifosi? Io vorrei essere dalla parte del giusto e dalla mia parte dalla quale non ho certo i giocatori. Possono avere anche un miliardo di giustificazioni ma nella vita contano i fatti e questa squadra di fatti ne ha combinati davvero pochi».
E adesso che succederà? Epurazione? Rivoluzione? «Non so – dice Pecorelli – e non vorrei sommare danno a danni. E' innegabile che qualcosa andrà fatta per ristabilire un briciolo di ordine nello spogliatoio. Certo, se dovessi rispondere di pancia, li dovrei mandare tutti a casa, ma non è così che si amministra una società di calcio».
A fine gara i tifosi hanno richiamato i giocatori sotto la gradinata per sfogare rabbia e delusione. «Lasciate la maglia nello spogliatoio e andate via, basta» hanno ringhiato a quei pochi calciatori che hanno avuto il coraggio di avvicinarsi. Pecorelli commenta l'accaduto: «Se sono dalla parte dei tifosi? Io vorrei essere dalla parte del giusto e dalla mia parte dalla quale non ho certo i giocatori. Possono avere anche un miliardo di giustificazioni ma nella vita contano i fatti e questa squadra di fatti ne ha combinati davvero pochi».
E adesso che succederà? Epurazione? Rivoluzione? «Non so – dice Pecorelli – e non vorrei sommare danno a danni. E' innegabile che qualcosa andrà fatta per ristabilire un briciolo di ordine nello spogliatoio. Certo, se dovessi rispondere di pancia, li dovrei mandare tutti a casa, ma non è così che si amministra una società di calcio».