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Rugby Trani, ko anche col Bari
Arriva la settima sconfitta di fila
Trani - martedì 22 dicembre 2009
Si conclude male il 2009 per l'A.S.D. Rugby Trani. Sull'improponibile terreno di gioco di Bitritto, dove il Bari Rugby ha deciso di giocare causa squalifica dell'Arena delle Vittorie, arriva infatti la settima sconfitta consecutiva, con il passivo di 30 a 10.
La partita si era però indirizzata sui binari giusti per la formazione ospite che alla prima azione è andata in meta per merito di un recupero dell'ala Amoruso sulla linea mediana del campo conclusosi con la sua prima meta in carriera. Lo stesso Amoruso non trasforma, ma il morale resta alto e per buoni dieci minuti i ragazzi di mister Fabiano mantengono il vantaggio affacciandosi anche nella metà campo avversaria con rapidi e precisi giochi al piede. Alcune disattenzioni difensive, però, fanno mutare l'andamento della gara: tre mete siglate dal pacchetto di mischia barese, poi non trasformate, e un calcio di punizione da posizione agevole portano il risultato sul 18 a 5 di metà gara.
Il secondo tempo si apre con un'altra meta barese, realizzata su un veloce cambiamento di gioco sui due fronti dell'attacco che ha colto la difesa dei biancoazzurri impreparata. Anche in questo caso la trasformazione viene fallita in maniera abbastanza evidente. Il Trani tenta di tornare in gara affacciandosi sulla trequarti della metà campo difensiva della formazione locale. Tale spinta offensiva porta alla seconda meta di giornata ad opera del neo entrato Giuseppe Rella che con il suo consueto opportunismo riesce a rubare l'ovale a pochi metri dalla linea di meta e a schiacciare la palla al centro dei pali. Di Feo fallisce la trasformazione prima dell'ultima e unica meta trasformata da parte del Bari che fissa il tabellino sul 30 a 10 finale.
Mister Fabiano ha rimbrottato duramente i suoi uomini per gli evidenti errori individuali e di concentrazione, fissando anche un allenamento punitivo per martedì sera. Se la delusione è forte, non si può però non considerare i miglioramenti nel gioco di mischia e alla mano, molto più fluido e costante rispetto alle ultime uscite, nonché l'importanza di aver segnato le prime due mete storiche contro il Bari e di migliorare il 65 a 0 dello scorso anno.
Su queste basi bisogna ora migliorare i fondamentali di base, personali e di squadra, in modo tale da «compiere quell'ultimo step» come ha commentato Salvatore Lo Presti «necessario per colmare il gap con le formazioni di prima fascia».
La partita si era però indirizzata sui binari giusti per la formazione ospite che alla prima azione è andata in meta per merito di un recupero dell'ala Amoruso sulla linea mediana del campo conclusosi con la sua prima meta in carriera. Lo stesso Amoruso non trasforma, ma il morale resta alto e per buoni dieci minuti i ragazzi di mister Fabiano mantengono il vantaggio affacciandosi anche nella metà campo avversaria con rapidi e precisi giochi al piede. Alcune disattenzioni difensive, però, fanno mutare l'andamento della gara: tre mete siglate dal pacchetto di mischia barese, poi non trasformate, e un calcio di punizione da posizione agevole portano il risultato sul 18 a 5 di metà gara.
Il secondo tempo si apre con un'altra meta barese, realizzata su un veloce cambiamento di gioco sui due fronti dell'attacco che ha colto la difesa dei biancoazzurri impreparata. Anche in questo caso la trasformazione viene fallita in maniera abbastanza evidente. Il Trani tenta di tornare in gara affacciandosi sulla trequarti della metà campo difensiva della formazione locale. Tale spinta offensiva porta alla seconda meta di giornata ad opera del neo entrato Giuseppe Rella che con il suo consueto opportunismo riesce a rubare l'ovale a pochi metri dalla linea di meta e a schiacciare la palla al centro dei pali. Di Feo fallisce la trasformazione prima dell'ultima e unica meta trasformata da parte del Bari che fissa il tabellino sul 30 a 10 finale.
Mister Fabiano ha rimbrottato duramente i suoi uomini per gli evidenti errori individuali e di concentrazione, fissando anche un allenamento punitivo per martedì sera. Se la delusione è forte, non si può però non considerare i miglioramenti nel gioco di mischia e alla mano, molto più fluido e costante rispetto alle ultime uscite, nonché l'importanza di aver segnato le prime due mete storiche contro il Bari e di migliorare il 65 a 0 dello scorso anno.
Su queste basi bisogna ora migliorare i fondamentali di base, personali e di squadra, in modo tale da «compiere quell'ultimo step» come ha commentato Salvatore Lo Presti «necessario per colmare il gap con le formazioni di prima fascia».