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Rugby Trani, ko interno col Brindisi
Sconfitta che consente ai tranesi di guadagnare almeno un punto in classifica
Trani - domenica 24 gennaio 2010
Orfani del proprio capitano Pedone, fuori fino alla fine della stagione a causa di un grave infortunio alla mano, e di altre importanti pedine (tra cui Conca, Valente, Scaringi e Cuccovillo), i Draghi rimediano la nona sconfitta consecutiva in campionato contro il Nafta Brindisi. L'A.S.D. Rugby Trani esce sconfitta dal terreno amico con il risultato di 17 a 10, il che consente di guadagnare almeno un piccolo punticino in grado di muovere la classifica. Il rammarico però è tanto, la vittoria, infatti, era ampiamente alla portata dei biancoazzurri che non sono stati in grado di sfruttare le occasioni costruite durante gli ottanta minuti di gioco.
Partenza sprint dei locali che nei primi cinque minuti rimediano due calci di punizione a ridosso della linea dei ventidue avversaria. L'apertura Di Feo fallisce il primo, ma i Draghi prendono il comando del tabellino al secondo tentativo, realizzato dall'inedito mediano di mischia Pacini. Raggiunto il vantaggio, il Trani sparisce completamente dal campo di gioco, lasciando il comando delle operazioni alla formazione brindisina che si affaccia ripetutamente all'interno dei ventidue locali. Il Trani soffre e riesce a tirare il fiato solo grazie ad alcuni errori alla mano della formazione arancione, ai calci di liberazione di Di Feo e ale sgroppate sulle linee degli out di Colamartino e Pustizzi.
Il 3 a 0 iniziale resta tuttavia immutato sino alla metà del primo tempo: il centro Pica sbaglia due punizioni, ma i Draghi non possono far nulla sia sulla penetrazione del terza centro Mangione e sia sulla ripartenza del mediano di mischia Brasino. Troppi sono infatti i placcaggi saltati e il risultato resta contenuto solo a causa delle mancate trasformazioni delle stesse mete. La prima frazione si chiude sul 10-3, a nulla valgono le mischie guadagnate nella metà campo ospite: il Trani non riesce a sfondare.
L'inizio della ripresa si apre con l'azione che segna la partita, un'altra penetrazione di Mangione si conclude in meta, Pica questa volta non sbaglia, portando il vantaggio a quattordici punti. La reazione tranese non si fa attendere, ma non porta i frutti sperati: Di Feo fallisce un nuovo calcio di punizione e le continue proteste tranesi a pochi metri dalla linea di meta punite dall'arbitro, fanno mancare l'occasione per riaprire definitivamente la partita.
Il gioco dei cambi da ragione ai Draghi che possono attingere in maniera più copiosa dalla panchina, a fronte delle esigue riserve brindisine. A cinque minuti dal termine di gioco, arriva finalmente la meta: Lo Presti sfrutta uno sfondamento della linea di mischia e, sospinto dal neo entrato Amoruso, deposita in meta. È questa la seconda segnatura consecutiva dell'esperto pilone siciliano. Fabiano trasforma: 17 a 10. Il Trani ci prova, ma lo sforzo finale non viene premiato.
L'appuntamento con la vittoria viene pertanto nuovamente rinviato. Il prossimo tentativo potrà essere sferrato nuovamente in casa, domenica prossima alle ore 14:30, contro il Cosenza. Il punto rimediato dona certamente fiducia, ma non si può non considerare ciò che va migliorato in tempi brevi: innanzitutto la disciplina, troppe sono state le punizioni rimediate e la penalità subita a pochi metri della linea di meta costituisce una vera e propria macchia, ancor più grave dell'espulsione temporanea di Curci; a ciò vanno poi aggiunte le evidenti difficoltà nel mantenimento del possesso (quasi sempre in mano al Brindisi), le numerose ruck perse sulla stessa linea di quelle con il Foggia e, infine, l'impossibilità di sviluppare un concreto gioco in touche, fondamentale in cui il Trani è uscito vittorioso in un'unica occasione nel finale di gara.
Partenza sprint dei locali che nei primi cinque minuti rimediano due calci di punizione a ridosso della linea dei ventidue avversaria. L'apertura Di Feo fallisce il primo, ma i Draghi prendono il comando del tabellino al secondo tentativo, realizzato dall'inedito mediano di mischia Pacini. Raggiunto il vantaggio, il Trani sparisce completamente dal campo di gioco, lasciando il comando delle operazioni alla formazione brindisina che si affaccia ripetutamente all'interno dei ventidue locali. Il Trani soffre e riesce a tirare il fiato solo grazie ad alcuni errori alla mano della formazione arancione, ai calci di liberazione di Di Feo e ale sgroppate sulle linee degli out di Colamartino e Pustizzi.
Il 3 a 0 iniziale resta tuttavia immutato sino alla metà del primo tempo: il centro Pica sbaglia due punizioni, ma i Draghi non possono far nulla sia sulla penetrazione del terza centro Mangione e sia sulla ripartenza del mediano di mischia Brasino. Troppi sono infatti i placcaggi saltati e il risultato resta contenuto solo a causa delle mancate trasformazioni delle stesse mete. La prima frazione si chiude sul 10-3, a nulla valgono le mischie guadagnate nella metà campo ospite: il Trani non riesce a sfondare.
L'inizio della ripresa si apre con l'azione che segna la partita, un'altra penetrazione di Mangione si conclude in meta, Pica questa volta non sbaglia, portando il vantaggio a quattordici punti. La reazione tranese non si fa attendere, ma non porta i frutti sperati: Di Feo fallisce un nuovo calcio di punizione e le continue proteste tranesi a pochi metri dalla linea di meta punite dall'arbitro, fanno mancare l'occasione per riaprire definitivamente la partita.
Il gioco dei cambi da ragione ai Draghi che possono attingere in maniera più copiosa dalla panchina, a fronte delle esigue riserve brindisine. A cinque minuti dal termine di gioco, arriva finalmente la meta: Lo Presti sfrutta uno sfondamento della linea di mischia e, sospinto dal neo entrato Amoruso, deposita in meta. È questa la seconda segnatura consecutiva dell'esperto pilone siciliano. Fabiano trasforma: 17 a 10. Il Trani ci prova, ma lo sforzo finale non viene premiato.
L'appuntamento con la vittoria viene pertanto nuovamente rinviato. Il prossimo tentativo potrà essere sferrato nuovamente in casa, domenica prossima alle ore 14:30, contro il Cosenza. Il punto rimediato dona certamente fiducia, ma non si può non considerare ciò che va migliorato in tempi brevi: innanzitutto la disciplina, troppe sono state le punizioni rimediate e la penalità subita a pochi metri della linea di meta costituisce una vera e propria macchia, ancor più grave dell'espulsione temporanea di Curci; a ciò vanno poi aggiunte le evidenti difficoltà nel mantenimento del possesso (quasi sempre in mano al Brindisi), le numerose ruck perse sulla stessa linea di quelle con il Foggia e, infine, l'impossibilità di sviluppare un concreto gioco in touche, fondamentale in cui il Trani è uscito vittorioso in un'unica occasione nel finale di gara.