Calcio
Trani-Bisceglie: Tarantini ricorda il suo derby
Quando il sindaco (allora medico della Polisportiva) fece fermare la partita
Trani - domenica 15 novembre 2009
Dei tanti derby vissuti in prima linea, ossia da medico della scomparsa Polisportiva Trani, Pinuccio Tarantini (ora sindaco di Trani) ne ha uno che non potrà mai rimuovere dalla sua memoria. «Una delle mie più grandi imprese sportive» dice, ridendo, il primo cittadino tranese.
Il Trani-Bisceglie che Tarantini non dimenticherà mai è, in realtà, un Bisceglie-Trani di serie C2 (anno di grazia 1993, giorno 17 ottobre). Tarantini era il medico sociale di un Trani ancora sotto choc per la mancata promozione in C1 dell'anno prima. Ferito nell'orgoglio, il presidente Abruzzese decise di ritentare la scalata l'anno successivo allestendo una squadra di primissimo piano («Uno squadrone» ricorda Tarantini).
Dopo cinque giornate, il Trani doveva giocare a Bisceglie un derby tutto particolare: primo perché si era da poco rotto il gemellaggio tra le due tifoserie, secondo perché nel Trani doveva fare il suo esordio l'attaccante Loris Cipriani, prelevato dal Catania. Nonostante l'enorme differenza di potenziale in campo, alla fine del primo tempo il Trani era sotto di un gol (rete dell'ex Orecchia al 5'). E qui entra in scena Tarantini. «Durante l'intervallo – ricorda il sindaco di Trani - l'arbitro di quella gara (Messina di Monza) accusò un malore. Fui chiamato nello spogliatoio della terna per visitare il direttore di gara. La partita si era messa male, ragion per cui provai a convincere l'arbitro a non rientrare in campo, adducendo una motivazione squisitamente medica: il gran caldo di quella domenica avrebbe potuto peggiorare le sue condizioni. Il direttore di gara si fidò di quel consiglio. Non essendoci, all'epoca, il quarto uomo, la gara fu sospesa e ripetuta due settimane dopo. Nel recupero pareggiammo 0-0. Alla fine di quel campionato non andammo da nessuna parte, chiudemmo al settimo posto in classifica. Quel punto strappato d'astuzia a Bisceglie, però, lo sento ancora come mio».
Dal passato al presente, ecco un altro Trani-Bisceglie sulla sua strada. Dopo aver debuttato in tribuna con un pareggio (nel giorno dell'inaugurazione) Tarantini è pronto a riprovarci. La vittoria di Corato ha rinvigorito il morale del primo cittadino che lunedì aveva già contattato il collega sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, per invitarlo allo stadio: «Non devi mancare – gli ha detto al telefono – ma non farti illusioni: noi siamo più forti».
Il Trani-Bisceglie che Tarantini non dimenticherà mai è, in realtà, un Bisceglie-Trani di serie C2 (anno di grazia 1993, giorno 17 ottobre). Tarantini era il medico sociale di un Trani ancora sotto choc per la mancata promozione in C1 dell'anno prima. Ferito nell'orgoglio, il presidente Abruzzese decise di ritentare la scalata l'anno successivo allestendo una squadra di primissimo piano («Uno squadrone» ricorda Tarantini).
Dopo cinque giornate, il Trani doveva giocare a Bisceglie un derby tutto particolare: primo perché si era da poco rotto il gemellaggio tra le due tifoserie, secondo perché nel Trani doveva fare il suo esordio l'attaccante Loris Cipriani, prelevato dal Catania. Nonostante l'enorme differenza di potenziale in campo, alla fine del primo tempo il Trani era sotto di un gol (rete dell'ex Orecchia al 5'). E qui entra in scena Tarantini. «Durante l'intervallo – ricorda il sindaco di Trani - l'arbitro di quella gara (Messina di Monza) accusò un malore. Fui chiamato nello spogliatoio della terna per visitare il direttore di gara. La partita si era messa male, ragion per cui provai a convincere l'arbitro a non rientrare in campo, adducendo una motivazione squisitamente medica: il gran caldo di quella domenica avrebbe potuto peggiorare le sue condizioni. Il direttore di gara si fidò di quel consiglio. Non essendoci, all'epoca, il quarto uomo, la gara fu sospesa e ripetuta due settimane dopo. Nel recupero pareggiammo 0-0. Alla fine di quel campionato non andammo da nessuna parte, chiudemmo al settimo posto in classifica. Quel punto strappato d'astuzia a Bisceglie, però, lo sento ancora come mio».
Dal passato al presente, ecco un altro Trani-Bisceglie sulla sua strada. Dopo aver debuttato in tribuna con un pareggio (nel giorno dell'inaugurazione) Tarantini è pronto a riprovarci. La vittoria di Corato ha rinvigorito il morale del primo cittadino che lunedì aveva già contattato il collega sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, per invitarlo allo stadio: «Non devi mancare – gli ha detto al telefono – ma non farti illusioni: noi siamo più forti».