Calcio
La Vigor Trani sconfitta a Gravina senza demeritare
Il mese di novembre sarà denso di sfide determinanti
Trani - lunedì 2 novembre 2015
05.00
Il Trani subisce la seconda sconfitta consecutiva cadendo di misura sul campo della capolista Gravina. Alla vigilia si sarebbe potuto ipotizzare un ko in terra murgiana ma, a conti fatti, i biancazzurri hanno retto discretamente alla folate gialloblù palesando contestualmente difficoltà nella fase offensiva.
Prima della gara l'allenatore della Vigor Gino Zinfollino, autore di un'ottima stagione in Promozione alla guida del Gravina, viene omaggiato con una targa ricordo tra gli applausi di tutto lo stadio. In un "Vicino" entusiasta per le gesta della compagine locale, sono proprio i padroni di casa a sporcare il taccuino con un fendente a lato di Di Benedetto; dall'altra parte è Pinto a farsi murare il tiro nel momento decisivo. Al 12' i baresi colgono il vantaggio con Rana che, servito in corridoio da Sisalli, si fa ribattere la conclusione dalla difesa per poi riappropriarsi della sfera e scavalcare Musacco con un morbido pallonetto che si spegne sotto la traversa. Il goal incassato disorienta gli ospiti che faticano a reagire, anzi sono i gravinesi a rendersi nuovamente insidiosi con Sisalli (botta dalla distanza) e Rana che, dopo aver aggirato Allegretti, si fa murare dall'estremo adriatico.
Il primo squillo del Trani è firmato da Sette con una conclusione acrobatica che termina oltre la traversa. La Vigor appare maggiormente spigliata e si fa notare con una punizione di Quaresimale bloccata dal portiere; a stretto giro di posta è Cesareo a scartare come birilli alcuni avversari ma la fiondata dal limite sfiora solamente il palo. Negli istanti conclusivi della prima frazione sono i murgiani a minacciare la porta tranese: il solito Rana da posizione defilata costringe Musacco alla deviazione in corner dal quale un colpo di testa di Albano centra il palo.
La ripresa, disputata nella sempre suggestiva atmosfera creata dalle luci artificiali, è inaugurata da un calcio piazzato di Fiorentino che non inquadra il bersaglio. L'estremo biancazzurro si erge sugli scudi distendendosi per deviare in angolo un velenoso diagonale di Rana. Al 21' i padroni di casa pervengono al raddoppio, siglato dall'ex Fortis Albano che dalla linea di fondo inventa una traiettoria beffarda in grado di sorprendere tutti i presenti. Il match sembra ormai incanalato sui binari più congeniali ai ragazzi allenati da Di Maio ma al 28' un fallo di mani di Chessa procura il penalty che Cesareo trasforma con estrema freddezza spiazzando Jeszenszky. Cala qualche spettro sui gialloblù che provano ad allungare le distanze con uno spiovente di Fiorentino che genera qualche brivido ai sostenitori tranesi (presenti sugli spalti del "Vicino" con il solito calore) mentre la conclusione di Montemurro, deviata da Partipilo, non causa grattacapi a Musacco. Il finale della contesa è purtroppo macchiato dal grave infortunio occorso a Giuseppe Cesareo che in un primo momento richiede l'intervento della barella; successivamente l'attaccante di origini ruvesi rientra negli spogliatoi, claudicante.
L'esito della sfida nella tana della capolista consegna un Trani con i noti limiti difensivi (finora la porta non è rimasta inviolata in alcuna gara) a cui, in questa circostanza, non sono riusciti a porre rimedio centrocampo ed attacco, ben controllati dal complesso di Di Maio. Bisogna comunque evidenziare la capacità degli adriatici di non essere inghiottiti dall'entusiasmo murgiano in modo tale da mantenere aperta la contesa fino all'ultimo istante.
I biancazzurri concludono dunque il ciclo di sfide al cospetto di formazioni di alta quota e si preparano ad un mese di novembre che potrebbe rivelarsi determinante: infatti, i prossimi incontri vedranno i tranesi affrontare squadre che occupano le sabbie mobili della graduatoria quali Castellaneta, Grottaglie, Leverano, Barletta ed Hellas Taranto, cinque appuntamenti da cui sarà necessario ricavare il maggior numero possibile di punti per proseguire il torneo con maggior serenità.
Il nono turno di campionato registra la fuga di Gravina e Casarano, sebbene le corsare Unione Bisceglie, Mola e Vieste non perdano il ritmo delle battistrada. La Vigor (a quota 11) ha un punto di vantaggio sulla zona playout la cui ultima rappresentante è proprio quel Castellaneta che domenica 8 novembre sarà di scena al Comunale in un autentico spareggio per la permanenza nella categoria.
Prima della gara l'allenatore della Vigor Gino Zinfollino, autore di un'ottima stagione in Promozione alla guida del Gravina, viene omaggiato con una targa ricordo tra gli applausi di tutto lo stadio. In un "Vicino" entusiasta per le gesta della compagine locale, sono proprio i padroni di casa a sporcare il taccuino con un fendente a lato di Di Benedetto; dall'altra parte è Pinto a farsi murare il tiro nel momento decisivo. Al 12' i baresi colgono il vantaggio con Rana che, servito in corridoio da Sisalli, si fa ribattere la conclusione dalla difesa per poi riappropriarsi della sfera e scavalcare Musacco con un morbido pallonetto che si spegne sotto la traversa. Il goal incassato disorienta gli ospiti che faticano a reagire, anzi sono i gravinesi a rendersi nuovamente insidiosi con Sisalli (botta dalla distanza) e Rana che, dopo aver aggirato Allegretti, si fa murare dall'estremo adriatico.
Il primo squillo del Trani è firmato da Sette con una conclusione acrobatica che termina oltre la traversa. La Vigor appare maggiormente spigliata e si fa notare con una punizione di Quaresimale bloccata dal portiere; a stretto giro di posta è Cesareo a scartare come birilli alcuni avversari ma la fiondata dal limite sfiora solamente il palo. Negli istanti conclusivi della prima frazione sono i murgiani a minacciare la porta tranese: il solito Rana da posizione defilata costringe Musacco alla deviazione in corner dal quale un colpo di testa di Albano centra il palo.
La ripresa, disputata nella sempre suggestiva atmosfera creata dalle luci artificiali, è inaugurata da un calcio piazzato di Fiorentino che non inquadra il bersaglio. L'estremo biancazzurro si erge sugli scudi distendendosi per deviare in angolo un velenoso diagonale di Rana. Al 21' i padroni di casa pervengono al raddoppio, siglato dall'ex Fortis Albano che dalla linea di fondo inventa una traiettoria beffarda in grado di sorprendere tutti i presenti. Il match sembra ormai incanalato sui binari più congeniali ai ragazzi allenati da Di Maio ma al 28' un fallo di mani di Chessa procura il penalty che Cesareo trasforma con estrema freddezza spiazzando Jeszenszky. Cala qualche spettro sui gialloblù che provano ad allungare le distanze con uno spiovente di Fiorentino che genera qualche brivido ai sostenitori tranesi (presenti sugli spalti del "Vicino" con il solito calore) mentre la conclusione di Montemurro, deviata da Partipilo, non causa grattacapi a Musacco. Il finale della contesa è purtroppo macchiato dal grave infortunio occorso a Giuseppe Cesareo che in un primo momento richiede l'intervento della barella; successivamente l'attaccante di origini ruvesi rientra negli spogliatoi, claudicante.
L'esito della sfida nella tana della capolista consegna un Trani con i noti limiti difensivi (finora la porta non è rimasta inviolata in alcuna gara) a cui, in questa circostanza, non sono riusciti a porre rimedio centrocampo ed attacco, ben controllati dal complesso di Di Maio. Bisogna comunque evidenziare la capacità degli adriatici di non essere inghiottiti dall'entusiasmo murgiano in modo tale da mantenere aperta la contesa fino all'ultimo istante.
I biancazzurri concludono dunque il ciclo di sfide al cospetto di formazioni di alta quota e si preparano ad un mese di novembre che potrebbe rivelarsi determinante: infatti, i prossimi incontri vedranno i tranesi affrontare squadre che occupano le sabbie mobili della graduatoria quali Castellaneta, Grottaglie, Leverano, Barletta ed Hellas Taranto, cinque appuntamenti da cui sarà necessario ricavare il maggior numero possibile di punti per proseguire il torneo con maggior serenità.
Il nono turno di campionato registra la fuga di Gravina e Casarano, sebbene le corsare Unione Bisceglie, Mola e Vieste non perdano il ritmo delle battistrada. La Vigor (a quota 11) ha un punto di vantaggio sulla zona playout la cui ultima rappresentante è proprio quel Castellaneta che domenica 8 novembre sarà di scena al Comunale in un autentico spareggio per la permanenza nella categoria.