Calcio
L'Usc Trani sul Copertino, 2-0 e salvezza aritmetica
La squadra di casa è riuscita ad imporsi sulla rivale salentina
Trani - domenica 6 aprile 2014
17.55
Sofferta, attesa a lungo, strappata con i denti e con le unghie: è la vittoria del Trani che certifica l'aritmetica salvezza e la possibilità di disputare il prossimo campionato di Eccellenza con la denominazione (anche a livello federale) di "Trani". Lo scontro diretto con il Copertino si rivela una trappola per i deboli di cuore: ad un primo tempo e buona parte della ripresa soporiferi, fanno da contraltare dei minuti finali a dir poco incandescenti in cui l'altalena di emozioni coinvolge spettatori e protagonisti in campo.
Davanti ad un'ottima cornice di pubblico (si evidenzia in particolar modo l'apporto decisivo fornito dalla tribuna), si assiste ad una gara bloccata - come spesso accade quando vi è un'elevata posta in palio - con qualche tensione di troppo tra i calciatori, come in occasione del diverbio tra Rubini e Frisenda. Il primo tentativo del match è un tiro di Caporale dal limite che termina abbondantemente alto. I leccesi (sicuramente tra le migliori compagini viste al Comunale) si dimostrano formazione insidiosa e sempre in grado di impensierire gli avversari: un colpo di testa di Rizzello a lato e qualche ripartenza ficcante ne sono la testimonianza. Il primo squillo tranese è di Cialdella al 36' che, ben servito da Anaclerio, scatta sulla sinistra mettendo al centro un cross che la difesa salentina sventa in angolo. Una potente conclusione di Martinelli, appena entrato in area, è miracolosamente deviata in corner da Bruno con un prodigioso scatto di reni.
Il senso di insoddisfazione per la prestazione offerta dai padroni di casa si estende anche al secondo tempo. Matera, sugli sviluppi di una punizione di Montecasino, colpisce la sfera che, deviata dalla barriera, è bloccata senza difficoltà dall'estremo copertinese. Un'inzuccata di Di Pinto su azione d'angolo sfiora il palo. I biancazzurri continuano ad apparire farraginosi e poco ispirati mentre i rossoverdi danno sempre l'impressione di poter creare scompiglio. Il pubblico invoca a gran voce vivacità e maggior dinamismo, anche perché le notizie provenienti da Galatina (dove i salentini conducono sull'Ostuni con due reti di vantaggio) non sono favorevoli e rischiano di rinviare il raggiungimento dell'obiettivo al turno successivo. Al 40' l'attesa svolta del match, anzi dell'intero campionato: Lasalandra (subentrato ad Anaclerio), approfittando di una clamorosa incomprensione tra Di Silvestro e Bruno, aggira l'estremo ospite e deposita nella porta sguarnita fra il tripudio generale. Al Comunale si scatena l'entusiasmo, con tifosi trepidanti anche per gli ultimi disperati assalti del Copertino che mantiene la giusta lucidità fino all'ultimo istante: De Icco sfiora il palo con una botta dal limite, Frisenda crea apprensione in area ma un ottimo intervento di Abruzzese allontana il pericolo. Con i leccesi protesi alla ricerca del pari, è Gigi Lasalandra al 48' a chiudere definitivamente i conti con una prodezza che rimarrà scolpita nella memoria dei tifosi biancazzurri: pallonetto sull'uscita del portiere (dopo esser stato servito da Martinelli, abile a superare in velocità Perrone)con sfera che lentamente rotola nel sacco fra scene di autentico giubilo.
Al triplice fischio è tempo di esultare per i ragazzi di Giusto (che può anche vantare il record di non aver mai subito reti tra le mura amiche) con la corsa sotto gradinata e tribuna festanti. Giovedì prossimo (turno anticipato a causa dell'impegno della Rappresentativa pugliese nel Torneo delle Regioni) si andrà in trasferta ad Ostuni (l'ex Musacco rientra dal turno di squalifica) ma ormai le attenzioni di tutto l'ambiente sono inevitabilmente rivolte al derby interno con la Fidelis Andria previsto per domenica 27 aprile, sfida che quasi certamente deciderà il destino dei "cugini" impegnati nella rincorsa al primo posto del Gallipoli (entrambe le contendenti hanno pareggiato in questo 32° turno).
Davanti ad un'ottima cornice di pubblico (si evidenzia in particolar modo l'apporto decisivo fornito dalla tribuna), si assiste ad una gara bloccata - come spesso accade quando vi è un'elevata posta in palio - con qualche tensione di troppo tra i calciatori, come in occasione del diverbio tra Rubini e Frisenda. Il primo tentativo del match è un tiro di Caporale dal limite che termina abbondantemente alto. I leccesi (sicuramente tra le migliori compagini viste al Comunale) si dimostrano formazione insidiosa e sempre in grado di impensierire gli avversari: un colpo di testa di Rizzello a lato e qualche ripartenza ficcante ne sono la testimonianza. Il primo squillo tranese è di Cialdella al 36' che, ben servito da Anaclerio, scatta sulla sinistra mettendo al centro un cross che la difesa salentina sventa in angolo. Una potente conclusione di Martinelli, appena entrato in area, è miracolosamente deviata in corner da Bruno con un prodigioso scatto di reni.
Il senso di insoddisfazione per la prestazione offerta dai padroni di casa si estende anche al secondo tempo. Matera, sugli sviluppi di una punizione di Montecasino, colpisce la sfera che, deviata dalla barriera, è bloccata senza difficoltà dall'estremo copertinese. Un'inzuccata di Di Pinto su azione d'angolo sfiora il palo. I biancazzurri continuano ad apparire farraginosi e poco ispirati mentre i rossoverdi danno sempre l'impressione di poter creare scompiglio. Il pubblico invoca a gran voce vivacità e maggior dinamismo, anche perché le notizie provenienti da Galatina (dove i salentini conducono sull'Ostuni con due reti di vantaggio) non sono favorevoli e rischiano di rinviare il raggiungimento dell'obiettivo al turno successivo. Al 40' l'attesa svolta del match, anzi dell'intero campionato: Lasalandra (subentrato ad Anaclerio), approfittando di una clamorosa incomprensione tra Di Silvestro e Bruno, aggira l'estremo ospite e deposita nella porta sguarnita fra il tripudio generale. Al Comunale si scatena l'entusiasmo, con tifosi trepidanti anche per gli ultimi disperati assalti del Copertino che mantiene la giusta lucidità fino all'ultimo istante: De Icco sfiora il palo con una botta dal limite, Frisenda crea apprensione in area ma un ottimo intervento di Abruzzese allontana il pericolo. Con i leccesi protesi alla ricerca del pari, è Gigi Lasalandra al 48' a chiudere definitivamente i conti con una prodezza che rimarrà scolpita nella memoria dei tifosi biancazzurri: pallonetto sull'uscita del portiere (dopo esser stato servito da Martinelli, abile a superare in velocità Perrone)con sfera che lentamente rotola nel sacco fra scene di autentico giubilo.
Al triplice fischio è tempo di esultare per i ragazzi di Giusto (che può anche vantare il record di non aver mai subito reti tra le mura amiche) con la corsa sotto gradinata e tribuna festanti. Giovedì prossimo (turno anticipato a causa dell'impegno della Rappresentativa pugliese nel Torneo delle Regioni) si andrà in trasferta ad Ostuni (l'ex Musacco rientra dal turno di squalifica) ma ormai le attenzioni di tutto l'ambiente sono inevitabilmente rivolte al derby interno con la Fidelis Andria previsto per domenica 27 aprile, sfida che quasi certamente deciderà il destino dei "cugini" impegnati nella rincorsa al primo posto del Gallipoli (entrambe le contendenti hanno pareggiato in questo 32° turno).