Volley
Volley B1, Aquila Azzurra cin cin
Batte il Sabaudia e conserva il nono posto in classifica
Trani - domenica 25 aprile 2010
Al termine dell'ennesima maratona stagionale, la Primadonna collection Aquila azzurra Trani vince meritatamente lo scontro diretto con il Sabaudia 3-2 (-22, 24, 17, -22, 10) ed ipoteca la nona posizione finale del campionato di serie B1 femminile di volley. Partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre, già matematicamente salve, ed inevitabilmente condizionata dall'assenza di pressioni legate alla classifica: si sono visti molti errori da una parte e dall'altra, ma anche tante belle giocate e, quando i set entravano nella fase decisiva, anche tanto spirito di gruppo. Trani ha vinto perché ci ha creduto di più, ha commesso meno errori e ha mostrato più tecnica e personalità in alcuni momenti cruciali della partita.
Proprio la squadra di casa, però, ha un approccio alla partita abbastanza soft, del quale il Sabaudia approfitta per prendere il largo nel primo set (6-8 e 10-16 i parziali) con un gioco semplice, ma efficace. In grande evidenza, fra le altre, la centrale Carminati, segno della facilità delle battute della Primadonna, che così favoriscono le combinazioni in primo tempo della squadra ospite. Tardiva la rimonta del Trani nel primo set, con qualche numero di un'immensa Rosa Ricci, di gran lunga la migliore in campo, e qualche punto a turno delle altre in mezzo a molti errori offensivi di un Sabaudia in grado comunque di tenere fino al 22-25 finale. A quel punto, però, l'Aquila azzurra è veramente entrata in partita e nel secondo parziale, cominciando a battere bene, apre più di una falla nella ricezione avversaria e riesce a sua volta a sviluppare meglio il suo gioco. In questa frazione sono soprattutto Annese (scesa regolarmente in campo nonostante un ginocchio infiammato) e Mazzulla (strepitosa una difesa in tuffo della siciliana, dalla quale nascerà uno dei punti più belli della partita) a menare le danze , poi nel finale del set buone soluzioni anche di Ubertini e risultato finale di 25-22.
Il miglior Trani si vede nella terza frazione, grazie ad una sempre più incisiva tattica di battuta: alla fine la squadra di casa potrà vantare 11 battute punto contro le 6 delle avversarie. Il Sabaudia mostra i suoi limiti e sbaglia speso anche la misura degli attacchi, mentre Trani trova punti anche da Presicce, che pian piano emerge con la potenza dei suoi colpi. E Ricci continua a spedire, di seconda, palloni imprendibili all'incrocio delle righe di fondo, meritandosi ogni volta autentiche ovazioni. Finisce 25-17 e la partita sembra in pugno.
Invece, nel quarto set, Sabaudia ritrova il bandolo della matassa ed i colpi delle attaccanti di mano, Fiore, e contro mano, Agola. La squadra dell'allenatrice Casalvieri batte anche meglio e riesce così a chiudere molto spesso la strada agli attacchi tranesi: Annese e, soprattutto, Monitillo, sbattono spesso sulle avversarie a muro e la strada per la squadra dei coach Chieppa e Filannino si rifà in salita 22-25 e si va al quinto set. Il conto dei muri fin qui è particolarmente indicativo: 10 per Sabaudia, solo 3 per Trani. Ma nel tie-break ve ne sarà solo uno, di Trani, e sarà assolutamente decisivo.
Il set decisivo si apre subito con l'Aquila azzurra sul 2-0, quanto basta per restare sempre avanti o, al massimo, farsi raggiungere senza mai essere superate. Al cambio di campo si va sul'8-6, poi arriva l'accelerazione decisiva con una serie di sontuosi attacchi di Palma Monitillo (ancora una volta decisiva anche quando non parte nello starting six) ed un gran muro di Mazzulla, quello della sicurezza sul 14-10. È ancora di Monitillo il punto del 15-10 finale, per tramutare la fatica in gioia e condividerla con il pubblico caldo ed appassionato.
«Non potevamo essere lucide e concentrate come quando si hanno precisi obiettivi di classifica – riconosce Nelly Mazzulla -, ma è stata una bella partita e sono molto contenta per la vittoria, che ci siamo meritate perché ci abbiamo creduto e l'abbiamo voluta». «La vittoria è l'aspetto sicuramente più importante della serata – conferma coach Pino Filannino, perché era uno scontro diretto per mantenere la nona piazza, mentre la prestazione è stata altalenante. Paradossalmente, avevamo giocato molto meglio contro le squadre più forti, ma in questo momento va bene così, soprattutto se non molliamo e puntiamo a vincere sia con Potenza, sia con Valenzano: sono due derby che sentiamo molto».
Il presidente, Sebastiano Chieppa, formula gli auguri al Soverato, già matematicamente promosso in B1 (Matera riposerà due volte), e considera che «abbiamo giocato la nostra migliore partita dell'anno ed avremmo anche meritato di vincerla contro la squadra che adesso è già in A2. Questo rende l'idea delle qualità della nostra formazione, a prescindere della posizione di classifica e di quello che è stato il percorso della nostra stagione».
E adesso, gli ultimi due turni per difendere la posizione appena rafforzata: sabato prossimo, il derby di Potenza, ultima trasferta del campionato; venerdì 7 maggio la partita conclusiva del torneo (PalaAssi, ore 20.30), il classicissimo derby contro Valenzano.
Proprio la squadra di casa, però, ha un approccio alla partita abbastanza soft, del quale il Sabaudia approfitta per prendere il largo nel primo set (6-8 e 10-16 i parziali) con un gioco semplice, ma efficace. In grande evidenza, fra le altre, la centrale Carminati, segno della facilità delle battute della Primadonna, che così favoriscono le combinazioni in primo tempo della squadra ospite. Tardiva la rimonta del Trani nel primo set, con qualche numero di un'immensa Rosa Ricci, di gran lunga la migliore in campo, e qualche punto a turno delle altre in mezzo a molti errori offensivi di un Sabaudia in grado comunque di tenere fino al 22-25 finale. A quel punto, però, l'Aquila azzurra è veramente entrata in partita e nel secondo parziale, cominciando a battere bene, apre più di una falla nella ricezione avversaria e riesce a sua volta a sviluppare meglio il suo gioco. In questa frazione sono soprattutto Annese (scesa regolarmente in campo nonostante un ginocchio infiammato) e Mazzulla (strepitosa una difesa in tuffo della siciliana, dalla quale nascerà uno dei punti più belli della partita) a menare le danze , poi nel finale del set buone soluzioni anche di Ubertini e risultato finale di 25-22.
Il miglior Trani si vede nella terza frazione, grazie ad una sempre più incisiva tattica di battuta: alla fine la squadra di casa potrà vantare 11 battute punto contro le 6 delle avversarie. Il Sabaudia mostra i suoi limiti e sbaglia speso anche la misura degli attacchi, mentre Trani trova punti anche da Presicce, che pian piano emerge con la potenza dei suoi colpi. E Ricci continua a spedire, di seconda, palloni imprendibili all'incrocio delle righe di fondo, meritandosi ogni volta autentiche ovazioni. Finisce 25-17 e la partita sembra in pugno.
Invece, nel quarto set, Sabaudia ritrova il bandolo della matassa ed i colpi delle attaccanti di mano, Fiore, e contro mano, Agola. La squadra dell'allenatrice Casalvieri batte anche meglio e riesce così a chiudere molto spesso la strada agli attacchi tranesi: Annese e, soprattutto, Monitillo, sbattono spesso sulle avversarie a muro e la strada per la squadra dei coach Chieppa e Filannino si rifà in salita 22-25 e si va al quinto set. Il conto dei muri fin qui è particolarmente indicativo: 10 per Sabaudia, solo 3 per Trani. Ma nel tie-break ve ne sarà solo uno, di Trani, e sarà assolutamente decisivo.
Il set decisivo si apre subito con l'Aquila azzurra sul 2-0, quanto basta per restare sempre avanti o, al massimo, farsi raggiungere senza mai essere superate. Al cambio di campo si va sul'8-6, poi arriva l'accelerazione decisiva con una serie di sontuosi attacchi di Palma Monitillo (ancora una volta decisiva anche quando non parte nello starting six) ed un gran muro di Mazzulla, quello della sicurezza sul 14-10. È ancora di Monitillo il punto del 15-10 finale, per tramutare la fatica in gioia e condividerla con il pubblico caldo ed appassionato.
«Non potevamo essere lucide e concentrate come quando si hanno precisi obiettivi di classifica – riconosce Nelly Mazzulla -, ma è stata una bella partita e sono molto contenta per la vittoria, che ci siamo meritate perché ci abbiamo creduto e l'abbiamo voluta». «La vittoria è l'aspetto sicuramente più importante della serata – conferma coach Pino Filannino, perché era uno scontro diretto per mantenere la nona piazza, mentre la prestazione è stata altalenante. Paradossalmente, avevamo giocato molto meglio contro le squadre più forti, ma in questo momento va bene così, soprattutto se non molliamo e puntiamo a vincere sia con Potenza, sia con Valenzano: sono due derby che sentiamo molto».
Il presidente, Sebastiano Chieppa, formula gli auguri al Soverato, già matematicamente promosso in B1 (Matera riposerà due volte), e considera che «abbiamo giocato la nostra migliore partita dell'anno ed avremmo anche meritato di vincerla contro la squadra che adesso è già in A2. Questo rende l'idea delle qualità della nostra formazione, a prescindere della posizione di classifica e di quello che è stato il percorso della nostra stagione».
E adesso, gli ultimi due turni per difendere la posizione appena rafforzata: sabato prossimo, il derby di Potenza, ultima trasferta del campionato; venerdì 7 maggio la partita conclusiva del torneo (PalaAssi, ore 20.30), il classicissimo derby contro Valenzano.