Volley
Volley B1, Aquila Azzurra salva nonostante la sconfitta
Ininfluente la battuta d'arresto col Soverato
Trani - lunedì 12 aprile 2010
Aquila azzurra salva anche perdendo grazie alla contemporanea sconfitta del Messina a Matera: la squadra tranese non può più essere raggiunta da quella siciliana anche perdendole tutte. Ma proprio a salvezza conseguita, quindi senza più pressioni di classifica, ecco le tranesi sfoderare la gara migliore del campionato e mettere seriamente alle corde la capolista Soverato, che ha evitato la lotteria del tie-break vincendo 1-3 (21-25, 28-26, 23-25, 27-29) solo grazie ai colpi delle giocatrici più rappresentative ed a qualche episodio decisamente favorevole, comprese alcune chiamate degli arbitri casertani, Supino e Cartelli, molto contestate.
Restano davanti ad ogni cosa, però, non soltanto la soddisfazione morale di avere giocato una gran partita contro la prima della classe, ma anche la constatazione che la pratica salvezza, dopo i precedenti ritiri di Priolo e Lamezia, è felicemente conclusa.
Era l'obiettivo minimo di questa prima stagione nella B1 femminile di volley della Primadonna collection Trani, che di questo campionato era matricola dopo la memorabile promozione dello scorso anno. Per la prossima stagione si può già cominciare a programmare, ma intanto c'è da onorare fino in fondo questo torneo, e la partita disputata contro la super corazzata capolista Soverato ne è stata la prima riprova.
E' subito Soverato nella prima parte di partita (4-8 il primo timeout), soprattutto grazie a Bottiglione (un muro ed un ace) e Karalyus (due attacchi). Trani risponde con una buona Monitillo, a sorpresa nel sestetto di partenza al posto di Presicce, ed una valida tattica di battuta che consente di stare sufficientemente incollate alle avversarie. Soverato, infatti, dopo avere allungato fino all'8-14, subisce il ritorno delle padrone di casa (12-15), grazie soprattutto alla pericolosità del servizio. Poi Spassova segna il punto del 12-16 al secondo intermedio e la sua squadra allunga fino al 13-18, quando i coach Chieppa e Filannino chiedono tempo. Monitillo scuote Trani (15-18), poi errori in serie di Ubertini e Mazzulla riportano il punteggio sul 15-21. Reagisce Annese con tre punti di fila (19-22), poi entra Presicce per Ubertini e subito segna il punto del 20-22, ma Soverato tiene e chiude 21-25 con polemiche finali per una doppia fischiata a Ricci proprio sull'ultimo pallone del set.
E' Rosalba Di Corato la giocatrice in più dell'inizio di secondo. Due suoi ace determinano il break di Trani (4-1) ed immediato timeout di Montemurro. Ma Trani continua a martellare dalla linea dei nove metri con Ubertini e va sull'8-3 al primo timeout tecnico. Ma Trani inizia anche a giocare una gran partita e non solo non cede al tentativo di ritorno delle avversarie, ma anzi aumenta il margine con Monitillo, Annese e Mazzulla, giungendo al secondo tempo tecnico su un confortante 16-9. E Monitillo colpisce ancora con forza e precisione dalla linea di battuta, regalando un ancor più invidiabile 19-11 all'Aquila azzurra. La squadra tranese non molla, Montemurro fa cambi tattici per tenere in battuta ed a muro e riesce a rimontare punti anche grazie alla paura di chiudere di Trani: da 24-18 a 24-24). Da quel momento è un'altalena di punti mozzafiato, con Soverato che va anche avanti 25-26 prima di sbagliare in battuta e, alla fine, subire il mani e fuori decisivo di Mina Annese per un sudatissimo, ma meritato 28-26.
Karalyus prende per mano Soverato al principio del terzo set (0-3), Mazzulla suona la carica per la rimonta di Trani e la trascina fino all'8-6 del primo timeout tecnico. Subito dopo, però, è più Soverato che Trani e nella squadra ospite si distingua la centrale Genangeli, entrata già nel set precedente per Bottiglione. Trani è meno incisiva la servizio e così giunge il 13-16 del secondo intermedio. Vanni dal centro diventa a sua volta decisiva e Soverato vola fino al 15-21. Trani non cede e Soverato comincia a sbagliare qualcosa di troppo in battuta e costruzione, tanto che una doppia di Peluso regala il 20-23 che rimette in corsa l'Aquila azzurra, capace successivamente di rientrare fino al 23-24 ma non di ribaltare le cose: 23-25 e nuovo vantaggio Soverato 1-2.
Il quarto set vede Trani e Monitillo tornare in cattedra nel servizio, mentre Mazzulla sforna muri. Al primo timeout tecnico è 8-5, e subito dopo Monitillo mette a segno il terzo ace consecutivo: 9-5. Da quel momento la partita diventa bellissima, con le squadre che si rispondono colpo su colpo fino al 16-14 del secondo timeout tecnico. L'equilibrio si fa avvincente, ma progressivamente Soverato giunge al pareggio (20-20) e Chieppa e Filannino chiedono tempo. Da quel momento è un altro avvincente punto a punto che finisce ai vantaggi 26-28 con un muro di Lugli e tanti rimpianti per quella è sembrata in ogni caso la migliore Aquila azzurra in assoluto della stagione.
Nota di merito per il pubblico ed i tifosi organizzati in particolare. Nei momenti topici della partita, riuscendo a tenere testa molto bene all'assordante incitamento dei tifosi calabresi, si è rivissuto il famoso «miedo escenico» della finale di Coppa Italia dello scorso anno. A trascinare gli spettatori, gli Afecianados ed i Cucs, con questi ultimi che hanno anche esposto una serie di striscioni che invitano amministratori ed imprenditori, anche provocatoriamente («città borghese») a scuotersi dal torpore e sostenere società e squadra. Una bellissima lezione di stile da parte di chi dimostra così di saper pensare e proporre, prim'ancora che suonare tamburi e cantare.
Restano davanti ad ogni cosa, però, non soltanto la soddisfazione morale di avere giocato una gran partita contro la prima della classe, ma anche la constatazione che la pratica salvezza, dopo i precedenti ritiri di Priolo e Lamezia, è felicemente conclusa.
Era l'obiettivo minimo di questa prima stagione nella B1 femminile di volley della Primadonna collection Trani, che di questo campionato era matricola dopo la memorabile promozione dello scorso anno. Per la prossima stagione si può già cominciare a programmare, ma intanto c'è da onorare fino in fondo questo torneo, e la partita disputata contro la super corazzata capolista Soverato ne è stata la prima riprova.
E' subito Soverato nella prima parte di partita (4-8 il primo timeout), soprattutto grazie a Bottiglione (un muro ed un ace) e Karalyus (due attacchi). Trani risponde con una buona Monitillo, a sorpresa nel sestetto di partenza al posto di Presicce, ed una valida tattica di battuta che consente di stare sufficientemente incollate alle avversarie. Soverato, infatti, dopo avere allungato fino all'8-14, subisce il ritorno delle padrone di casa (12-15), grazie soprattutto alla pericolosità del servizio. Poi Spassova segna il punto del 12-16 al secondo intermedio e la sua squadra allunga fino al 13-18, quando i coach Chieppa e Filannino chiedono tempo. Monitillo scuote Trani (15-18), poi errori in serie di Ubertini e Mazzulla riportano il punteggio sul 15-21. Reagisce Annese con tre punti di fila (19-22), poi entra Presicce per Ubertini e subito segna il punto del 20-22, ma Soverato tiene e chiude 21-25 con polemiche finali per una doppia fischiata a Ricci proprio sull'ultimo pallone del set.
E' Rosalba Di Corato la giocatrice in più dell'inizio di secondo. Due suoi ace determinano il break di Trani (4-1) ed immediato timeout di Montemurro. Ma Trani continua a martellare dalla linea dei nove metri con Ubertini e va sull'8-3 al primo timeout tecnico. Ma Trani inizia anche a giocare una gran partita e non solo non cede al tentativo di ritorno delle avversarie, ma anzi aumenta il margine con Monitillo, Annese e Mazzulla, giungendo al secondo tempo tecnico su un confortante 16-9. E Monitillo colpisce ancora con forza e precisione dalla linea di battuta, regalando un ancor più invidiabile 19-11 all'Aquila azzurra. La squadra tranese non molla, Montemurro fa cambi tattici per tenere in battuta ed a muro e riesce a rimontare punti anche grazie alla paura di chiudere di Trani: da 24-18 a 24-24). Da quel momento è un'altalena di punti mozzafiato, con Soverato che va anche avanti 25-26 prima di sbagliare in battuta e, alla fine, subire il mani e fuori decisivo di Mina Annese per un sudatissimo, ma meritato 28-26.
Karalyus prende per mano Soverato al principio del terzo set (0-3), Mazzulla suona la carica per la rimonta di Trani e la trascina fino all'8-6 del primo timeout tecnico. Subito dopo, però, è più Soverato che Trani e nella squadra ospite si distingua la centrale Genangeli, entrata già nel set precedente per Bottiglione. Trani è meno incisiva la servizio e così giunge il 13-16 del secondo intermedio. Vanni dal centro diventa a sua volta decisiva e Soverato vola fino al 15-21. Trani non cede e Soverato comincia a sbagliare qualcosa di troppo in battuta e costruzione, tanto che una doppia di Peluso regala il 20-23 che rimette in corsa l'Aquila azzurra, capace successivamente di rientrare fino al 23-24 ma non di ribaltare le cose: 23-25 e nuovo vantaggio Soverato 1-2.
Il quarto set vede Trani e Monitillo tornare in cattedra nel servizio, mentre Mazzulla sforna muri. Al primo timeout tecnico è 8-5, e subito dopo Monitillo mette a segno il terzo ace consecutivo: 9-5. Da quel momento la partita diventa bellissima, con le squadre che si rispondono colpo su colpo fino al 16-14 del secondo timeout tecnico. L'equilibrio si fa avvincente, ma progressivamente Soverato giunge al pareggio (20-20) e Chieppa e Filannino chiedono tempo. Da quel momento è un altro avvincente punto a punto che finisce ai vantaggi 26-28 con un muro di Lugli e tanti rimpianti per quella è sembrata in ogni caso la migliore Aquila azzurra in assoluto della stagione.
Nota di merito per il pubblico ed i tifosi organizzati in particolare. Nei momenti topici della partita, riuscendo a tenere testa molto bene all'assordante incitamento dei tifosi calabresi, si è rivissuto il famoso «miedo escenico» della finale di Coppa Italia dello scorso anno. A trascinare gli spettatori, gli Afecianados ed i Cucs, con questi ultimi che hanno anche esposto una serie di striscioni che invitano amministratori ed imprenditori, anche provocatoriamente («città borghese») a scuotersi dal torpore e sostenere società e squadra. Una bellissima lezione di stile da parte di chi dimostra così di saper pensare e proporre, prim'ancora che suonare tamburi e cantare.